CALAMOSCHE

«Se la vita ha una base su cui poggia… allora la mia senza dubbio poggia su questo ricordo. Quello di udire le onde frangersi, uno due, uno due […] di udire gli spruzzi e vedere questa luce e pensare: sembra impossibile che io sia qui…» Virginia Woolf, “Immagini del passato” in Momenti di essere
La spiaggia di Calamosche rappresenta, come la baia di St. Ives per Virginia Woolf, uno spazio della memoria e dell’identità: un frammento fondativo della coscienza, sospeso tra sogno e ricordo.
Nel susseguirsi dei pannelli musicali, la memoria si apre alle suggestioni sensoriali evocate da quel luogo: i suoni primordiali e ritmati del paesaggio, i bagliori riflessi sugli acquitrini delle umide saline abitate dai fenicotteri, e il mormorio abissale del mar Ionio da cui affiora una nenia antica, eco della sensazione – quasi irreale – di aver vissuto quel momento.